Domenica 22 luglio 2018 – UN’ESCURSIONE NELLA STORIA – LAGAZUOI

La SUSAT organizza per domenica 22 luglio, un’escursione storica sul Lagazuoi, nel gruppo di Fanes, in Veneto (Provincia di Belluno).

Lagazuoi visto dalle CInque Torri

Lagazuoi visto dalle CInque Torri

Sulle montagne di Cortina d’Ampezzo, tra il Lagazuoi, le 5 Torri e il Sasso di Stria, è stata scritta una parte importante della Prima Guerra Mondiale, un evento fondamentale nella storia d’Italia e d’Europa.

Il 23 maggio 1915 il Regno d’Italia dichiara guerra all’Impero Austro-Ungarico. L’esercito italiano occupa Cortina, interrompendo quattro secoli d’appartenenza all’impero asburgico. Le truppe austro-ungariche si ritirano sul Lagazuoi per difendere la Val Badia e la Pusteria. Le trincee dei due eserciti contrapposti si snodano lungo i crinali. Da quel momento le montagne dell’area Lagazuoi – 5 Torri diventano teatro di una guerra incredibile combattuta ad alta quota.

L’avanzata italiana verso la Val Badia, la Val Pusteria ed il Brennero si fermò al Passo Val Parola, davanti alle trincee austriache. Vista l’inutilità degli attacchi in superficie, entrambi gli eserciti iniziarono a scavare gallerie e caverne nella montagna, con l’intento di far saltare le postazioni avversarie e fortificare le proprie.

Le trincee dei due eserciti contrapposti si snodavano lungo le cime delle montagne attorno al Lagazuoi: Tofane, Castelletto, Grande Lagazuoi, Sasso di Stria, Settsass, Col di Lana, Marmolada.

Alle 5 Torri e sull’Averau si stendeva la seconda linea italiana con le postazioni di artiglieria ed i riflettori utilizzati per illuminare la parete del Lagazuoi.

Ben presto entrambi gli eserciti si accorsero che la migliore protezione dall’artiglieria nemica era quella fornita dalle pareti della montagna, e così iniziarono a scavare al suo interno le postazioni e gli accampamenti trasformando il Piccolo Lagazuoi in una fortificazione naturale. L’unico modo per conquistare le postazioni nemiche era quello di fare esplodere una mina sotto di esse.

Cinque mine furono esplose: quattro austriache dirette contro la Cengia Martini ed una italiana per conquistare l’Anticima del Lagazuoi.

I soldati dei due eserciti vissero nella montagna fino al 1° novembre 1917, quando a seguito della disfatta di Caporetto, l’esercito italiano dovette abbandonare il fronte dolomitico.

Oggi grazie alla collaborazione dei nemici di un tempo, sono state restaurate le postazioni italiane e austroungariche sulle montagne.

Schema delle attività militari

Schema delle attività militari (da https://www.cortinamuseoguerra.it/index.php/it/percorsi-storici/128-lagazuoi)

Itinerario: In macchina si raggiunge il Passo Falzarego (145 km circa – 2h 30′), valico a qualche decina di chilometri a ovest di Cortina d’Ampezzo. Breve sosta caffè lungo il percorso.

Lasciate le macchine nel parcheggio della funivia a Passo Falzarego (quota 2.105 m) si prende il sentiero (segnavia CAI 402) che sale costeggiando la pista da sci, per poi, a quota 2.150 m circa, abbandonarlo per prendere la traccia di sentiero che taglia tutti ghiaioni sul versante meridionale del Lagazuoi, nella terra di nessuno tra i due sistemi trincerati.

Si continua salire sino a quota 2.290 m dove si incrocia il “Sentiero dei Kaiserjäger” proveniente dal Passo di Valparola: durante la Grande Guerra il sentiero rappresentava la via di comunicazione tra il fondovalle e le postazioni in quota sul Lagazuoi, attraverso il quale avveniva il trasporto di viveri, munizioni e materiale. Dopo poco inizia la ripida serpentina e le prime attrezzature fisse volte ad aiutare la salita, per raggiungere quindi il ponte sospeso (quota 2.510 m), replica dell’originale austriaco, posto nello stesso punto a superamento di un profondo canale. La salita continua, ancora attrezzata, con ulteriori tornanti per raggiungere quindi un lungo traverso verso nord che ci porta a raggiungere dapprima la parete del Piccolo Lagazuoi e poi la cima stessa (quota 2.778 m, poco meno della metà del nostro percorso), stupendo punto panoramico che spazia dalla Civetta al Pelmo, dall’ Antelao alle Tofane, dalle Odle a al Sella ed al gruppo dell’Alpe di Fanes. Da qui, per comodo e quasi pianeggiante sentiero, si raggiunge il rifugio Lagazuoi (quota 2.752 m).

Presso il nuovo spazio espositivo Lagazuoi EXPO Dolomiti, al rifugio Lagazuoi è allestita l’esposizione storica “GRANDE GUERRA SUL PICCOLO LAGAZUOI”, che racconta gli eventi del primo conflitto mondiale in Ampezzo, presenta l’aspetto militare del conflitto, l’impatto morfologico che la guerra di mine ha avuto sul Lagazuoi, mostra i cimeli della Prima Guerra Mondiale ma, soprattutto, racconta la vita dei soldati su questa linea del fronte attraverso fotografie d’epoca, frasi tratte dai diari di soldati e comandanti.

Dal rifugio si scende fino alla stazione della funivia, presso la quale si trova l’inizio del sentiero che porta alle gallerie di guerra. Si percorre dapprima un sentiero attrezzato che costeggia la parete rocciosa per poi dipanarsi lungo una cengia sotto un imponente tetto di roccia. Raggiunte le prime trincee, si prosegue sino all’imboccatura della galleria (quota 2.667 m), iniziando a scendere nel cuore della montagna. Il pavimento della galleria presenta dei gradini ricostruiti in legno, talvolta sdrucciolevoli, essendo levigati e spesso bagnati. A intervalli quasi regolari, una “finestra” si apre verso l’esterno, regalando scorci panoramici: tabelle esplicative raccontano l’atmosfera, il lavoro e i retroscena della costruzione e della vita in galleria. La discesa nel cuore della montagna continua per circa 45′.

Giunti nei pressi della Cengia Martini, la galleria termina (quota 2.443 m). La nostra visita alle opere continuerà visitando la famosa Cengia Martini e raggiungendo le baracche ricostruite nella roccia. Rientrati quindi allo sbocco della galleria, si segue un tratto di sentiero e l’ultima galleria, scendendo quindi per traccia ben segnata sino a riprendere il sentiero CAI 402 (quota 2.386 m) fino a ritornare a Passo Falzarego.

Link per approfondimenti:

https://www.lagazuoi.it/index.php

https://www.cortinamuseoguerra.it/index.php/it/percorsi-storici/128-lagazuoi

https://www.rifugiolagazuoi.com/

Dislivello: 736 metri – 6 km circa di percorso

Tempi di percorrenza: 6 ore, escluse visite storiche e pranzo

Difficoltà: EEA (escursionisti esperti con attrezzatura)

Ritrovo: parcheggio ex area Zuffo (sotto il cavalcavia) ore 05:30

Attrezzatura: richiesti scarponi da montagna ed abbigliamento adeguato alla stagione ed alla quota; OBBLIGATORIA attrezzatura da ferrata (imbrago, kit da ferrata omologato e casco); OBBLIGATORIA lampada frontale individuale (con batterie di scorta); raccomandati i bastoncini telescopici

Punti di appoggio: Rifugio Lagazuoi, a metà del percorso, dove è possibile effettuare una breve sosta per il pranzo (considerare che al rifugio arriva una funivia, quindi ci può essere molta gente); consigliato PRANZO AL SACCO

Costi a carico del partecipante: costo di benzina da dividersi tra i passeggeri. Si ricorda che il regolamento escursioni esonera dalla divisione dei costi chi mette a disposizione la propria auto.

Si ricorda che i non soci o i soci che non avessero ancora provveduto a rinnovare l’iscrizione, dovranno pagare all’atto dell’iscrizione 10 € per copertura assicurativa. A TALE SCOPO OGNI NON SOCIO DOVRA’ COMUNICARE CORRETTAMENTE ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE I SEGUENTI DATI: COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA.

Ricordiamo infine che prendere parte all’escursione comporta l’accettazione del regolamento delle escursioni della sezione, consultabile alla pagina internet http://www.susat.it/regolamento-escursioni/

Informazioni e iscrizioni ANE Gian Marco Richiardone – iscrizioni al numero 335.8771365 (ore serali possibilmente o eventualmente SMS o Whatsapp) entro le ore 12:00 di sabato 21 luglio (per i NON SOCI entro giovedì 19 luglio ore 21:00), indicando l’eventuale disponibilità dell’autovettura.

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