Sabato 20 e domenica 21 agosto la SUSAT organizza un’escursione di due giorni con la salita alla cima del Gran Pilastro, 3510 metri, la massima elevazione delle Alpi Aurine (Alpi dello Zillertal).
Si tratta di un’escursione impegnativa, che richiede un buon allenamento per i dislivelli da coprire in salita e in discesa nelle due giornate (992 metri in salita il primo giorno, 800 il secondo in salita e in discesa a cui si dovranno aggiungere gli altri 1000 metri per rientrare al punto di partenza in Val di Vizze: totale 800 metri in salita + 1792 metri in discesa il secondo giorno) e per rimanere nei tempi previsti come imprescindibile condizione di sicurezza (siamo sulla linea di confine, il tempo è soggetto a rapidi cambiamenti – chi ha partecipato alla gita ai laghi del Tumulo sa di cosa si parla).
Dal punto di vista delle difficoltà tecniche va tenuto conto che la salita alla cima del Gran Pilastro si svolge a quota elevata e sulla ripida rampa della cresta finale è ancora presente neve dura che richiede anche se per soli cento metri l’uso dei ramponi. E’quindi indispensabile avere piede fermo e abitudine a camminare anche su terreni impervi (sfasciumi).
PROGRAMMA
1° giorno:
in autostrada fino a Vipiteno dove si imbocca la Val di Vizze. Si prosegue lungo la strada per il Passo di Vizze fino al terzo tornante, a 1718 metri – dove si parcheggia. Da qui ha inizio il sentiero (segnavia n. 1) che superando un dislivello di 1000 metri raggiunge in 3 ore il rifugio Gran Pilastro – Hochfeiler Hütte dell’AVS a quota 2710 metri sopra la vedretta del Gran Pilastro (Gliederferner). Risalendo la valle di Sottomonte dagli abeti si passa ai pascoli in quota per poi girare nella valle da cui si iniziano a scorgere le vette del Gran Pilastro e della Punta Bianca. Quasi in vista del rifugio si ammira sulla destra della valle la vedretta del Gliderferner. Poco prima di raggiungere il rifugio si supera un breve e facile tratto attrezzato con corde metalliche.
2° giorno:
partenza di buon mattino dal rifugio e subito, al termine di un pendio, ci si dirige verso un tratto di roccette esposte attrezzato con funi di metallo che conduce ad una prima spalla che si segue a lungo verso destra procedendo poi su facili roccette. Si raggiunge poi una zona caratterizzata da una serie di lastre verticali da dove la traccia riprende a salire assai ripida. Si raggiunge una forcella da cui ci affaccia sulla vedretta sottostante. Da qui in avanti si segue la evidente cresta che conduce fino alla vetta. L’itinerario è interamente segnato e la difficoltà di questo ultimo tratto è legata alla sola presenza di neve o ghiaccio e alla necessità di procedere calzando i ramponi. Con passo fermo si rimontano i massi di roccia scistica e prestando attenzione nell’ultimo tratto più esposto e sempre innevato si raggiunge la grande croce posta sulla vetta. Con cautela ci affacceremo sulla vertiginosa parete nord e ammireremo il panorama che si allarga sui vasti ghiacciai delle alpi dello Zillertal. Il ritorno al rifugio avviene lungo lo stesso itinerario.
INFORMAZIONI
Difficoltà: EE, terreno misto (neve ghiacciata) nel tratto finale della salita, dislivelli impegnativi in alta quota
Dislivelli:
1°gg – 992 metri: da 1718 (parcheggio) a 2710 (rifugio)
2°gg – salita 800 metri: da 2710 (rifugio) a 3510 metri (vetta); discesa 800 + 992 metri fino al parcheggio
Tempi:
1°gg: salita 3 ore; 2°gg: salita 2h 30’ – 3h, discesa 4h 30’ – 5 ore in totale
Ritrovo – partenza: Parcheggio Ex Zuffo ore 8.00 di sabato 20 agosto
Iscrizioni:
entro le ore 14.00 di giovedì 18 agosto contattando Marco Benedetti tel. 339 8630448
ATTREZZATURE RICHIESTE
Ramponi, (picozza facoltativa), vanno bene i bastoncini se muniti di rotella larga (come per escursioni su neve), sacco lenzuolo per il pernottamento, tessera SAT, abbigliamento d’alta montagna (pantaloni corti solo fino al rifugio), guanti e berretto, occhiali da sole.